Sosteniamo
l’esistenza di uno spazio culturale democratico, civico e civile, surcodificato e ancora inesplorato, dove la relazione tra lavoro e retribuzione non ha alcun senso.
legittimità ed inevitabilità dello spreco di sé, dei propri talenti e competenze, concepito come riappropriazione di potenza, ritenzione di capacità manifeste non attuate, come difesa dalla valorizzazione professionale che conduce alla retribuzione, come unico strumento di innesco della transizione.
che sfugga alla definizione di lavoratore chiunque svolga un’attività senza il fine di trarne i mezzi necessari alla propria esistenza.
l’Industria e l’Agricoltura 4.0 come strumenti di emancipazione dal reddito da lavoro, come processi che porteranno a una produzione agricolo-industriale del tutto automatizzata e interconnessa, intelligente e in grado di apprendere in autonomia sulla base di dati raccolti e analizzati (machine learning).
l’interazione uomo-macchina fintanto che questa interazione sarà necessaria a liberare completamente l’essere umano dal vincolo con il lavoro retribuito. Poi l’interazione sarà macchina-macchina.
la necessarietà di una rete virtuale globale capace di connettere le persone veicolando conoscenza, cultura e informazione (human learning).
la necessarietà di un equo reddito garantito per ogni cittadino, sin dalla nascita, che permetta ad ognuno di procurarsi quanto sufficiente ad una adeguata qualità della vita e disporre liberamente del proprio tempo.
la libertà di impresa, la legittimità del profitto e della sua ragionevole tassazione.
la condivisione proporzionale dell’utile di impresa tra tutti i soggetti che a diverso titolo ne sono coinvolti.
la necessarietà di sistemi educativo e sanitario pubblici e gratuiti.
la gratuità di acqua ed energia per gli usi non produttivi.
la riunione dei diversi gradi scolastici locali nello stesso edificio (o plesso), per favorire il contatto intergenerazionale e lo scambio di idee.
una Carta Costituzionale resa dinamica dall’inserimento nella stessa del principio di revisione generazionale, da attuarsi attraverso l’obbligatorietà dell’istituzione ad intervalli regolari di una apposita Consulta.
gli Stati Uniti d’Europa come modello continentale di integrazione socio-politica in grado di rispettare e valorizzare le differenze, verso un coordinamento globale di federazioni.
il primato di Arte e Scienza su ogni altra manifestazione del fare umano.
il riconoscimento costituzionale di piante ed animali come esseri viventi senzienti e sensibili, questi ultimi portatori di diritti universali anche quando allevati per scopo alimentare.
Rifiutiamo
l’idea di una Repubblica fondata sul lavoro e non sulla felicità dei cittadini.
l’idea che il lavoro retribuito sia, sia stato o possa essere mezzo di emancipazione o nobilitazione dell’essere umano, se non all’interno di una logica di sfruttamento.
la produzione di energia da fonti non pulite e non rinnovabili così come l’ipersfruttamento delle risorse del pianeta.
Dichiariamo
sancito il diritto al non-lavoro.