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Ffwd Manifesto 4.0

Disoccupazione direttamente proporzionale agli investimenti in automazione, in intelligenza artificiale, in internet delle cose.
Il progresso in questi campi porterà ad una produzione agricolo-industriale del tutto automatizzata e interconnessa, intelligente, in grado di apprendere e di migliorarsi in autonomia sulla base di dati raccolti e analizzati: Industria e Agricoltura 4.0.

All’aumento della disoccupazione vedremo calare drasticamente la platea dei consumatori e ad un efficientamento dei processi produttivi farà da controparte la diminuzione della vendita dei beni prodotti.
La Politica vedrà ridursi a zero il proprio spazio di azione sul benessere collettivo, tradizionalmente collegato al concetto allargato di lavoro retribuito, con la conseguente incapacità di creare consenso.

Senza un’idea alternativa di sviluppo, la divergenza di tra Industria e Politica sarà inevitabile e risulterà reciprocamente fatale.

Siamo però, per la prima volta nella storia, tecnologicamente in grado di emanciparci dal lavoro attraverso la delega dello stesso agli automi.

Rimane aperta la questione del come il cittadino possa procurarsi quanto necessario ad una vita dignitosa. La risposta è: il reddito per procurarsi quanto necessario ad una vita dignitosa deve essere fornito dallo Stato ad ogni cittadino, sin dalla nascita.
Questo garantisce al sistema economico la continuità del potere d’acquisto dei consumatori, garantisce all’Industria la continuità produttiva e la generazione di utili, garantisce alla Politica un ruolo per governare i sottoprodotti istituzionali, sociali ed economici di una rivoluzione culturale di questa portata.
Una rivoluzione che innanzitutto deve essere innescata e passare attraverso un periodo di transizione prima di potersi attuare pienamente.

Il Manifesto è la nostra proposta di Progresso.